Valerio "Mastro Vetraio"
Conosco Valerio Della Chiesa da circa vent'anni.
Era un giorno di agosto, stava seduto, al sole alla porta di una baita con Germana sua moglie, la cima Piazzi e il cielo azzurro della Valtellina facevano da cornice.
Le camminate, poi hanno siglato l'amicizia.
La sua passione per la fotografia, spesso tramutata in quadri ad olio, ha fatto sì che tra noi continuasse il discorso.
Un corso per la realizzazione di lavori in vetro colorato legato a piombo e stagno ha aperto nuovi orizzonti al suo desiderio artistico.
La manualità operosa, la soddisfazione di usare il tempo per creare cose belle, artistiche, lo hanno portato a una svolta decisiva nella vita.
Penso alla non facile decisione di vivere della propria creatività.
Di proporsi con i suoi lavori alla attenzione "distratta" di chi guarda senza sapere cosa sta dietro quel vetro colorato, dipinto.
Ogni volta che guardo Valerio, mi chiama alla mente gli artisti dell' Ottocento Lombardo.
Uno "scapigliato" in un certo senso sì! Di sicuro ha fatto una scelta controcorrente.
é un artista, realizza l'idea, sperimenta, cresce.
E la vetrata "rosone" della chiesa parrocchiale di Zibido San Giacomo sulla strada provinciale per Pavia ne è la prova.
Dimensioni della vetrata, diametro metri 2,20.
Realizzata in toto da Valerio; cartoni, taglio e coloritura vetri, cottura, legatura e assistenza alla posa.
Nel tondo, incorniciato dalla croce, come se da essa ne nasce, si staglia la figura di San Giacomo, pellegrino portatore del Vangelo.
Le tonalità di colore che ne fanno da sfondo, i verdi, gli azzurri, i viola densi di significato liturgico e spirituale, sottolineano il passo del Santo nella Via della Croce.
Queste quattro righe hanno il semplice significato di far conoscere un lavoro, un personaggio di questa "nativa" Valceresio, di questo paese Arcisate.
Carlo Proverbio